Si è svolto mercoledì 9 ottobre, all’Acsr Spa di Borgo San Dalmazzo, un incontro di aggiornamento sull’intervento di riqualificazione tecnologica dell’attuale impianto di compostaggio con l’inserimento di una nuova sezione di digestione anaerobica per produrre biometano, progetto autorizzato il 5 agosto scorso dalla Conferenza dei servizi.
Alla riunione erano presenti i sindaci dei 54 Comuni soci dell’Azienda cuneese smaltimento rifiuti, gli amministratori del Consorzio Ecologico Cuneese, soggetto destinatario del contributo del PNRR, oltre al nostro Presidente Pier Cella Mazzariol, invitato in quanto società affidataria dei lavori. Nel corso dell’incontro si è anche deciso di pianificare una visita all’ultimo impianto realizzato da Entsorga a Siena nel mese di novembre.
“Da quando siamo nati, lo stesso anno del Decreto Ronchi, abbiamo studiato e brevettato tecnologie per il trattamento dei rifiuti, tra cui quelle per trasformare l’umido in materia ed energia verde.” ha commentato Cella Mazzariol ”In Entsorga, e in Italia in generale, su questo fronte abbiamo raggiunti traguardi unici per efficienza, sicurezza e innovazione, esportati in tutto il mondo. Siamo un esempio in campo ambientale, perché da trent’anni pensiamo e troviamo soluzioni a problemi che per noi sono stati subito più urgenti che per altri, essendo un Paese ad alta densità di popolazione e con poco spazio per le discariche. Dobbiamo essere orgogliosi di rappresentare un’eccellenza, di avere a disposizione le migliori tecnologie disponibili sul mercato e di utilizzarle per dare vita a un progetto strategico per Borgo, e per l’intero Paese.”
Grazie all’ampliamento, l’impianto di Borgo tratterà 35 mila tonnellate all’anno di umido da raccolta differenziata e lo trasformerà in 3,6 milioni di metricubi di biometano. Parliamo di 10 mila tonnellate l’anno in più rispetto alla capacità attuale, assolutamente in linea con il fabbisogno previsto per il territorio. Chi pensa che sia sovradimensionato sottovaluta la quantità di rifiuti che ognuno di noi riesce a produrre ogni giorno: quasi un kg e mezzo, di cui l’umido rappresenta la parte prevalente. Una quantità importante da smaltire, ma anche una vera risorsa di energia verde.
“Per dare un’idea di quanto quest’ampliamento significherà per il territorio” ha proseguito Cella Mazzariol “vi portiamo l’esempio di Santhià, nel Vercellese, dove da 14 anni sono utilizzate le stesse tecnologie che saranno adottate a Borgo, in un impianto grande quanto quello che risulterà alla fine dei lavori. Qui si trattano circa 1.000 tonnellate al mese di umido, ottenuto dai rifiuti prodotti da circa 25.000 abitanti. Bene, da un impianto di questo genere ogni giorno si ottiene una quantità di biometano sufficiente ad alimentare oltre 40.000 lavatrici, 66.000 asciugacapelli, 20.000 frigoriferi oppure 50.000 lavastoviglie. Possiamo dire che ogni abitante può asciugarsi i capelli 3 volte al giorno oppure fare un doppio carico di lavastoviglie o di lavatrice utilizzando solo energia verde e pulita, ottenuta dai suoi rifiuti organici. Questo non è futuro, è già presente, e per noi è l’unico possibile e sostenibile.”