Neutralità carbonica, cemento e combustibili alternativi.

Il Green Deal ha chiamato tutti i Paesi dell’Unione Europea a un impegno concreto verso la decarbonizzazione, scandendo obiettivi ambientali ambiziosi: ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, e raggiungere la neutralità carbonica nel 2050.

Nel 2020, in una lettera entrata già nella storia, il CEO di Blackrock Larry Fink ha sottolineato in maniera chiara come il rischio climatico sia ormai un reale rischio di investimento. Di più, nel 2022, anche dopo due anni di pandemia, ha sottolineato che il goal Onu più interessante è il n.13: promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.

L’industria del cemento: un settore chiave per la transizione ecologica.

ll cemento è il materiale da costruzione più utilizzato al mondo, la seconda materia solo dopo l’acqua. La clinckerizzazione, processo chimico indispensabile per produrlo che avviene dentro forni che raggiungono temperature oltre i 1.450 °C, brucia grandi quantità di combustibili fossili ed emette importanti quantità di CO2. Consapevole del ruolo chiave nel processo della transizione ecologica e nella lotta al cambiamento climatico, l’industria del cemento si sta mettendo in gioco.

Il gruppo Heidelberg, leader nel settore, si è pubblicamente impegnato a produrre un cemento carbon free, a zero emissioni di carbonio, nel 2050. È un traguardo raggiungibile? In linea teorica si. Alcune soluzioni sono già disponibili, altre in fase di studio.

FotoLisbona

I grandi riuniti a Lisbona, nella 15° edizione del CemFuels.

Molte sono le strategie possibili per aiutare le industrie del cemento a diminuire la loro impronta carbonica.
Ridurre i consumi energetici, migliorando l’efficienza degli impianti e ottimizzando i mix di combustibili con adeguate quantità di combustibili alternativi.
Innovare i prodotti, utilizzando materie prime dal minor impatto, per esempio diminuendo il clinker o impiegando materiali provenienti da altri processi produttivi. Ma anche implementare tecnologie per innovare il processo di combustione, ricorrendo all’idrogeno e intervenendo a valle per catturare e stoccare le emissioni di CO2.
Di tutto questo si è parlato a Settembre a Lisbona, nella 15a edizione di CemFuels, conferenza ed esposizione mondiale dedicata ai combustibili alternativi nell’industria del cemento. Alla presenza di delegati provenienti da più di 35 paesi, si è trattato anche diffusamente dei costi di questa transizione, che per essere davvero percorribile dovrà essere sostenibile anche per i conti economici delle imprese.
E una cosa è emersa sempre più chiara: a differenze di molte altre tecnologie ancora in fase di studio e ancora molto costose, ridurre la dipendenza dai combustibili fossili è una delle soluzioni chiave per guidare questo settore verso la neutralità carbonica. Una soluzione conveniente, già sperimentata e pronta ad essere applicata.