Nuova energia in circolo in Gallura con la digestione anaerobica.

Il 2025 si apre con l’aggiudicazione dell’appalto integrato per il revamping del polo impiantistico di trattamento e valorizzazione dei rifiuti Z.I.R. Tempio Pausania – Sassari, di proprietà dell’UNIONE DEI COMUNI ALTA GALLURA. Attivo ormai da oltre vent’anni, il Polo Impiantistico è uno dei riferimenti per la gestione dei rifiuti che provengono dalle raccolte differenziate della zona. L’investimento è finanziato con risorse a valere sui fondi del PNRR, il programma di investimenti nato per accedere alle risorse europee del Next Generation EU.

L’appalto è stato acquisito dall’associazione di imprese composta da Entsorga Spa insieme a Secit Impianti Srl, partnership consolidata e collaudata con successo nella costruzione dell’impianto “Le Cortine” di Sienambiente, entrato in fase operativa dal 2024.

Obiettivo di questo significativo progetto di riqualificazione è raggiungere nuovi e importanti benefici ambientali e produttivi, permettendo all’impianto di recuperare materia ed energia in modo ancor più efficiente grazie all’innovativa tecnologia di digestione anaerobica e produzione di Biometano di Entsorga, il digestore anaerobico plug flow Cow™. Come Entsorga oltre ad occuparci del cuore biologico dell’impianto, forniremo anche il nostro pacchetto di servizi di assistenza alla gestione Eagle Cloud™, il nostro modello di controllo predittivo essenziale per garantire il massimo delle performance del processo di recupero.

La riqualificazione del sito, integrando il processo di compostaggio con quello di digestione anaerobica, non solo migliorerà l’efficienza e la sostenibilità del trattamento dei rifiuti, ma offrirà anche significativi vantaggi economici e ambientali” ha commentato il nostro AD G. F. Galanzino  “Al termine del revamping, i rifiuti trattati si trasformeranno non solo in un compost più ricco, ma anche in biometano, carburante rinnovabile che diminuisce sensibilmente l’emissione di gas serra e permette di valorizzare al massimo il ciclo dei rifiuti organici, chiudendo il cerchio del recupero. In sintesi, ridurremo quasi a zero gli scarti e quindi il ricorso alla discarica, andando nella direzione degli obiettivi ambientali fissati dalla UE per il 2030.”

Una volta avviato, l’impianto potrà trattare fino a circa 20.000 tonnellate di scarti organici, da cui si otterranno circa 1.700.000 Sm3 di Biometano e circa 4.000-5000 tonnellate di Compost. L’intero processo di trattamento diventerà perciò ancora più virtuoso, incrementando la valorizzazione dei rifiuti organici e acquisendo una flessibilità importante, essenziale per gestire gli incrementi stagionali dei rifiuti dovuti al turismo. Da ultimo, ma non meno importante, farà risparmiare all’ambiente migliaia di tonnellate di CO2eq all’anno, grazie sia al risparmio dovuto al trattamento dei rifiuti sia al recupero specifico di CO2 garantito dal processo di produzione di biometano.