Per recuperare e valorizzare al massimo la plastica è essenziale analizzarne le caratteristiche chimiche e quantitative.
Questo è il contributo che Entsorga, con il suo protipo di separatore ottico NIR di ultima generazione, sta offrendo al progetto Saturno, importante progetto di Ricerca e Sviluppo sulla Bioeconomia circolare che, oltre alla nostra azienda, sta coinvolgendo altri 25 partner tra Università, Centri di ricerca e imprese.
La prima fase di test partirà, come previsto, a metà novembre: il nostro prototipo sarà posizionato in Gaia per 6 settimane e lavorerà a valle del processo di compostaggio per caratterizzare le plastiche residue (PET, PE etc.) ed eliminare dall’organico il PVC ad alto contenuto di cloro.
A seconda del tipo di composizione, le plastiche saranno quindi destinate ai partners per le successive sperimentazioni.
In particolare quelle che non potranno essere valorizzate in altro modo, diventeranno Combustibile Solido Secondario (CSS) da utilizzare nei cementifici per la produzione di clinker.
Anche per questo motivo, in queste fasi di testing si lavorerà per realizzare un database utile a valutare il livello di raffinazione necessario per migliorare al massimo la qualità del combustibile alternativo per la cementeria.
“Queste fasi di testing saranno particolarmente interessanti anche per la quantità di dati che ci forniranno” – sottolinea il nostro AD G.F.Galanzino – “Avremo infatti a disposizione un corposo database utile per stabilire il livello di raffinazione ottimale per migliorare al massimo la qualità del combustibile alternativo per le cementerie.”
L’intero asse di sviluppo per il recupero delle plastiche residue sarà infine oggetto di un’attenta analisi dei costi, per individuare quale delle vie testate sarà più efficiente, non solo a livello economico ma anche sociale e ambientale.